Michele Pietro Cammarano

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Dipinto di me stesso (1887)

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Biografia breve di Michele Cammarano

Michele Pietro Cammarano (Napoli 1835 - 1920) è stato un pittore del XIX secolo. Esponente di una famiglia di artisti il nonno Giuseppe e un prozio erano pittori e il padre Salvatore apprezzato librettista melodrammatico. Si iscrive nel 1853 all'Accademia di Belle Arti Napoli ed ha come maestri lo Smargiassi e il Mancinelli. Frequenta poi lo studio di Nicola Palizzi e dopo l'esordio all'Esposizione borbontica del '55 con I crociati che abbattono gli alberi in un bosco per costruire macchine da guerra, vince il concorso di prima classe, partecipa alla gara del '59 per il Pensionato artistico a Roma con permanenza a Firenze, vincendolo, con Anacoreta presso una spelonca. Gli eventi risorgimentali lo vedono partecipe tra le file garibaldine, testimoniata anche dall'attenzione alle azioni militari in tutta la sua produzione artistica. Espone a Firenze nel '61 Due martiri dela Patria, e nel '62 è tra i fondatori della Società Promotrice di Belle Arti di Napoli, e partecipa alla prima esposizione Con Episodio del Terremoto di Torre del Greco (Napoli, San Martino). Nel '63 partecipa a un concorso del Municipio di Napoli per un quadro storico di grandi dimensioni, Il massacro di Altamura (bozzetto a Napoli, Castelnuovo), un episodio della Repubblica napoletana, che riscuote immediato successo, riaffermato con la partecipazione nello stesso anno alla Promotrice con Ozio e lavoro (Napoli, Capodimonte), acquistata dal re e scelta per l'incisione in omaggio ai soci, opera che rivela nel taglio e nel fondale agreste i suoi legami con Filippo Palazzi, e riscotendo i consensi di Morelli, che in qualità di membro della commissione la scelse per la successiva Esposizione di Parigi. Nel 1865 si trasferisce a Roma e attraverso l'amicizia con Cesare Fracassini, si specializza a trattare, oltre al paesaggio agreste della campagna romana e quello urbano (Piazza del Campidoglio, coll. Priv.), temi in gran parte desunti dal mondo popolare, come Risorse della povera gente (Venezia, 1867), che precede Bestie da soma del Patini nell'attenzione alla dura condizione del lavoro contadino, nel '68 il ghetto (coll. Priv.), anticipatore dei temi manciniani. Durante un breve soggiorno tra il '68-69 a Venezia realizzò Piazza S. Marco (Roma, G.N.A.M.), una veduta notturna della vita veneziana che nello studio delle luci e della sintesi coloristica sembra precorrere i risultati impressionisti. Il viaggio a Parigi nel '70 lo mette in contatto con Courbet e gli fa conoscere le opere di Géricault e Rousseau, accentuando la sua attenzione al verismo. Nel 70 dopo la presa di Roma, Vittorio Emanuele gli commissiona La breccia di Porta Pia, cosi lodato da partecipare alle alla mostra di Milano del 72 e all'Universale di Vienna del 73, dove è premiato con la medaglia di prima classe. Partecipa alle più importanti esposizioni internazionali: a Filadelfia nel 1876, a Napoli nel 1877; a Parigi nel 1878. Nel 1883 a Roma presenta il 24 giugno 1859 a San Martino (Roma, G.N.A.M.), nella quale l'azione bellica si contraddistingue dalla resa di una serie di episodi concomitanti. A Venezia nell'87 espone Rissa a Trastevere (Napoli, Accademia) che tutavia per la "scenografia in movimento" (Biancale, Michele Cammarano, Milano-Roma 1936), non riscuotei consensi che l'artista sperava. Dopo la disfatta di Dogali del gennaio dell'87 il governo gli commissiona un grande quadro e per la sua esecuzione si reca in Africa nei luoghi del massacro. A Massaua si ferma per cinque anni, vivendo in condizioni particolarmente dure. Dopo ampi studi preparatori sceglie per la composizione di Dogali il disordine e la disperata concitazione dell'ultimo momento del dramma. L'opera fu terminata solo nel 1896 e costituisce il lavoro più impegnativo dell'artista (Roma, G.N.A.M.). Al ritorno in Italia si stabilisce a Napoli dove succede nel 1900 alla cattedra di Palizzi all'Istituto di Belle Arti.

FONTE: L'Ottocento Napoletano dalla veduta alla trasfigurazione del vero

Michele Cammarano Quotazioni

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Le quotazioni per gli oli più importanti possono essere di oltre €10.000.
Il record di vendita del pittore è di €140.000 nel 2002.
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